Questa mattina mi sono alzato e ho preso subito, come al solito, il mio “caffettino”. A casa ho una macchina del caffè “a capsule/cialde” della Nescafè® , che mi è stata regalata tempo fa. Più precisamente questa:
Da quel momento in poi ho acquistato sempre le capsule di questa marca, ma questa mattina la confezione delle cialde ha attirato particolarmente la mia attenzione perché presentava un elemento differente dal solito: un invito a visitare il SITO WEB.
Ho capito immediatamente le motivazioni di tale “invito all’azione” e ho pensato sarebbe stato interessante condividerle in questo articolo, che ti invito a leggere fino alla fine perché – al termine – ti spiegherò anche come ho fatto a “intuirle”. 😉
P.S. Se vendi anche OFFLINE (e non parlo solo di cialde del caffè) questo articolo ti sarà davvero molto utile 🙂
Anche il caffè ha un processo di acquisto 🙂
Al Corso WMI di Maggio abbiamo spiegato che – affinché una strategia di Web Marketing funzioni davvero – occorre necessariamente tenere in considerazione 3 fattori:
- La tipologia di clienti
- La tipologia di prodotto/servizio
- Il processo di acquisto tipico del nostro cliente (che varia in funzione dei primi due punti)
Il processo di acquisto del cliente (anche quando si tratta della stessa persona) varia in funzione di ciò che desidera acquistare.
Se dovessi acquistare un appartamento o un corso online o una lampada da scrivania oppure prenotare una cena al ristorante o una vacanza, il mio processo decisionale potrebbe essere molto differente.
Per decidere di acquistare un prodotto che considero “impegnativo”, potrei aver bisogno di più tempo, di maggiori rassicurazioni o informazioni e di maggiore fiducia (es. devo decidere se sottopormi alle cure di un chirurgo).
Allo stesso tempo potrei decidere di acquistare un prodotto in pochi secondi o semplicemente dopo averlo visto in vetrina (come può accadere, ad esempio, nel caso delle scarpe).
Ovvio vero? Capito questo semplice concetto, ti sarà facile comprendere che, al contrario, per vendere online un prodotto non puoi non tenere in considerazione come generalmente le persone acquistano quel prodotto. In altre parole, ogni strategia di web marketing dovrebbe – a rigor di logica – tenere in considerazione il processo di acquisto del cliente e in particolare:
1. Come, quando e dove il cliente scopre quel prodotto oppure lo cerca?
2. Di quali informazioni e fiducia necessita prima di decidere di acquistarlo?
3. In che modo generalmente PREFERISCE acquistare prodotti SIMILI?
4. Il prodotto, per sua stessa natura, si presta al RI-acquisto?
Tenere in considerazione il processo di acquisto NON vuol dire evitare nuove modalità di intercettazione clienti online e di vendita online. Se la gente fino a oggi ha acquistato qualcosa al supermercato, domani potrà acquistare lo stesso prodotto online. Tenere in considerazione il processo di acquisto vuol dire comprenderne le fasi e, anche se fino ad oggi si è svolto prevalentemente OFFline, provare a “simularlo” con gli strumenti online (di web marketing) attualmente disponibili.
A questo punto permettimi di “spaccare ulteriormente il capello“! Si fa per dire ovviamente … nel mio caso 🙂
Quanti caffè bevi al giorno? E al mese? E in un anno?
Questa è forse la domanda più importante che DOVREBBE porsi chi vende un prodotto come il caffè!
Al Corso WMI abbiamo dedicato un giorno interno all’analisi del processo di acquisto, che comprende in sé anche l’analisi della tipologia di prodotto.
Ora seguimi con attenzione.
Se il prodotto che vendi si presta a essere CONSUMATO FREQUENTEMENTE, allora la cosa in assoluto più intelligente che tu possa fare è quella di attivarti affinché i tuoi clienti, una volta acquisiti, continuino ad acquistare il tuo prodotto A VITA.
Prendiamo, a puro titolo di esempio, le “cialde del caffè” che si acquistano anche al supermercato. Le cialde sono il tipico prodotto che potremmo definire “CONSUMABILE”, proprio perché, per sua stessa natura, “si consuma” e impone al consumatore il RI-acquisto.
Il vero business di chi produce macchine da caffè e cialde non è ovviamente vendere la macchina, ma vendere più cialde possibili, per più tempo possibile.
Te lo dimostro con un rapido calcolo.
Quanto spendi in caffè (a casa)?
Poniamo il caso tu abbia acquistato una macchina della “Nescafè®”. In casa siete in 2 e consumate in totale 4 capsule al giorno (2 colazione + 2 pranzo). In totale in un anno consumate circa 1460 capsule.
Quanto costa una sola capsula della stessa marca? La scatola da 16 pezzi costa circa 5 euro al supermercato. Di conseguenza il prezzo per singola capsula è di circa 0,31 euro.
Per conoscere il costo totale annuo basterà quindi moltiplicare il costo della singola capsula per 1460 = 453,00 euro.
Sappi che una macchina della “Nescafè®” può costare in media dalle 50 alle 150 euro circa (Fonte: Sito Ufficiale Nescafè®)
ATTENZIONE: Questo vuol dire che in un solo anno (e senza considerare i successivi!) l’azienda può fatturare il TRIPLO (rispetto alla vendita della macchina) solamente con la vendita delle capsule .
Quindi, come hai certamente compreso, chi vende prodotti consumabili – sia online, sia offline – gode di enormi opportunità (se le intuisce e le sa sfruttare al meglio, ovviamente ;)).
Grande Opportunità … ma c’è un problema.
Per continuare a vendere capsule di caffè per anni e anni alla stessa persona ci sono due tattiche:
- Accendere un cero a San Cialdino e pregare ogni sera che il cliente non impazzisca, si ricordi di noi e non ci tradisca con il primo concorrente di passaggio (vedi “capsule compatibili”).
- RIMANERE IN CONTATTO CON IL CLIENTE!
Lasciando perdere la prima ipotesi (ovviamente scherzavo), nel caso delle cialde vendute OFFLINE il problema sorge proprio nel momento stesso in cui vogliamo continuare a venderle a clienti che hanno già acquistato la nostra macchina e/o che hanno comprato le cialde almeno una volta e che in realtà non conosciamo e di cui non abbiamo alcun dato, proprio perché solitamente acquistano il nostro prodotto dopo averlo trovato sullo scaffale di un qualunque ipermercato.
Ecco come Nescafè® tenta di risolvere il problema.
Al fine di CONOSCERE i clienti, acquisire i loro dati per poter rimanere in contatto con loro e continuare a vendere i propri prodotti, Nescafè® utilizza la scatola delle capsule (il “packaging”, per i più raffinati ;)) al fine di incentivare il cliente a REGISTRARSI SUL SITO e lasciare i propri dati.
In questo periodo utilizza la tattica del “concorso”:
Il concorso può dimostrarsi un buon incentivo per chi sul sito web, oltre all’indirizzo email, dovrà lasciare un bel pò di altri dati (come mostrato nella seguente immagine):
Per rendere tutto più semplice, avrebbero potuto suddividere la registrazione in due fasi e nella prima chiedere solo il nome e l’email e nella successiva il resto dei dati.
Per la cronaca, alla fine mi sono registrato: sono curioso di capire come tenteranno di vendermi le stesse cialde che, in genere, acquisto al supermercato.
Avrebbero tutto l’interesse a farlo visto che:
- risparmierebbero le spese di “distribuzione”;
- potrei acquistare più cialde del solito;
- potrei non avvertire l’esigenza di acquistare cialde concorrenti;
- potrei acquistare altre macchine del caffè per me o da REGALARE a amici e parenti;
- ecc.
Chissà poi cosa ci faranno con la DATA DEL MIO COMPLEANNO … 🙂
Insomma, ti farò sapere. Promesso.
Ciò che devi necessariamente ricordare …
Ora andiamo avanti e tiriamo le fila di questo, post riassumendo gli aspetti più importanti e ciò che devi fissare bene in mente.
Se vendi prodotti consumabili, la prima domanda a cui devi rispondere è questa: “come faccio a continuare a vendere gli stessi prodotti ai clienti che li hanno già acquistati almeno una volta?” Per farlo devi necessariamente rimanere CONNESSO con i tuoi clienti.
Ecco alcuni esempi di prodotti consumabili:
- Caffè, zucchero, miele e, in genere, gran parte dei prodotti alimentari
- Toner per stampanti e fotocopiatrici
- Cancelleria
- Prodotti per la persona (saponi, profumi, ecc.)
- Prodotti per la casa (detersivi, ecc.)
Se vendi online, essere connessi ai clienti e avere i loro dati è fin troppo semplice, ma se vendi offline devi inventare un modo per acquisire i loro dati, così come cerca di fare Nescafè®.
Puoi farlo direttamente nel tuo punto vendita oppure, se vendi tramite rivenditori e distributori, puoi sfruttare la “confezione” e invitare i clienti a registrarsi sul tuo sito web. Da quel momento in poi sarai libero di contattarli per proporre l’acquisto di altri prodotti (gli stessi già acquistati oppure prodotti simili o correlati).
Te la dico anche al contrario. Se vendi prodotti consumabili, non fare tutto il possibile per continuare a comunicare e vendere ai tuoi clienti è una enorme cazzata, visto che probabilmente gran parte del tuo guadagno dipende proprio dalla frequenza di riacquisto del prodotto. Claro? 🙂
CHIARIMENTO: Rimanere connessi ai clienti – e poter continuare a comunicare con loro – non è una opportunità solo per chi vende consumabili, ma per qualunque azienda.
Accendi il cervello!
All’inizio dell’articolo ti ho detto che mi è bastato osservare la scatola per intuire le reali intenzioni dell’azienda e che ti avrei spiegato come ho fatto. Ovviamente io non sono un genio e non ho alcun particolare trucco da svelarti.
Ciò che fa la REALE differenza nella comprensione della strategia di altri (come, ad esempio, i concorrenti) è conoscere il metodo che permette di elaborare una strategia di web marketing da zero per qualunque azienda. Questo metodo si chiama ConnectionFunnel®.
Non avrei infatti potuto spiegarti le motivazioni reali che ci celano dietro a questa iniziativa, semplicemente osservando una scatola, se non fossi stato in grado di comprendere il processo di acquisto tipico di determinati prodotti cioè se non fossi stato in grado di analizzare le modalità con cui, in genere, le persone acquistano una determinata tipologia di prodotti. La velocità con cui faccio ciò dipende da due fattori:
- Conosco il metodo che serve per elaborare una strategia (se non altro perché l’abbiamo inventato io e Manuel Faé :-D)
- Allenamento. Faccio spesso questa analisi e per i settori più disparati.
Se credi possa essere utile anche a te (per la tua azienda o tuoi clienti) imparare a pianificare una strategia di web marketing che abbia senso, evitando di pappagallare a vita le cazzate dei guru americani (pluri-riciclate in Italia), allora ti suggerisco valutare lo studio del corso WMI, il più autorevole corso di Web Marketing Strategico.
Durante i 4 giorni di corso, approfondiamo anche questi argomenti al fine di ottimizzare al massimo l’integrazione tra offline (ciò che già fai) e online (ciò che potresti fare).
Se invece cerchi un consulente, seleziona un ConnectionManager (cioè un professionista certificato) direttamente nel nostro motore di ricerca: www.wmi.it
Spero che l’articolo sia stato di tuo gradimento e ti abbia fornito qualche utile spunto di riflessione per la vendita dei tuoi “consumabili” 😉
Grazie e buon lavoro.
A presto
Alessandro
Come sempre articolo stupendo e analisi perfetta, grazie Ale 😉
Grazie a te Dario 🙂
Confermo, come sempre ottimo articolo Alessandro.
Studiavo il modo delle cialde proprio in questi giorni, in pratica esiste anche un target diverso da quello indicato da te nell’articolo, ovvero quello dei distributori interessati nel ricevere cialde in white label e/o personalizzate con il proprio marchio.
Nello specifico mi colpiva il caso di un’azienda che si propone appunto a questo target che con un minimo sforzo riceve contatti da tutta Italia, in sostanza hanno semplicemente realizzato un sito “autonomamente”.
Ciao Vito, ti ringrazio. Si ovviamente mi sono limitato al target “consumatore finale” perchè non avrebbe avuto senso in questo articolo trattare altro. Se non erro c’è anche qualche marchio “noto” che comunque distribuisce in white label. Grazie 🙂