Iceberg Concept Illustration

Sei un imprenditore? Ecco ciò che NESSUNO ti ha mai detto riguardo al TUO sito web/blog/e-commerce

BY: Alessandro Sportelli


[Tratto da una storia vera] Dovevo delegare la realizzazione di un mio sito e il web master è rimasto di “stucco”…

Tempo fa ho deciso di rifare completamente uno dei miei siti. Si tratta di un sito web molto complesso, finalizzato sia alla lead generation sia alla vendita diretta online e pertanto ho deciso di delegarne la realizzazione ad un’azienda specializzata in siti web.

Ovviamente conosco perfettamente la mia nuova strategia e di conseguenza so bene come il sito web la supporterà e quali ruoli svolgerà. La società a cui ho deciso di delegare la realizzazione del sito, invece, non sa NULLA della mia strategia (com’è ovvio che sia).

Ho quindi redatto un documento in cui ho elencato con precisione gli obiettivi del sito, la struttura di base e le funzioni che mi servono affinché funzioni al meglio.

[st_box title=”Attenzione!” type=”warning”]In questo documento non ho scritto COME va “programmato/realizzato” il sito, con quale codice e linguaggio, perché non mi interessa, né avrei le competenze.

Nel documento ho invece scritto COSA deve fare, a cosa serve e, soprattutto, in che modo gli utenti interagiranno con esso.[/st_box]
Non mi interessa come tecnicamente sarà realizzato il sito. Mi interessa che il RISULTATO finale sia allineato con la mia richiesta e, di conseguenza, con la strategia di web marketing dell’azienda.

Ho condiviso il documento con il webmaster/sviluppatore e questa è parte della sua risposta:

…mi sono preso un po’ di tempo per analizzare il progetto … Per prima cosa lasciati fare i miei più sinceri complimenti per la presentazione del progetto, veramente chiaro e ricco di spunti… mai vista una cosa del genere.
Cosa c’è di strano in questa storia?

C’è di strano che oggi, chi realizza siti, si deve fare in genere carico anche di intuire qual è la strategia dell’azienda e, di conseguenza, realizzarne il sito. In altre parole, lo sviluppatore fa un lavoro che NON E’ IL SUO.

Nel mio caso invece ho sollevato il webmaster da questa inutile (per lui) incombenza e gli ho detto esattamente ciò che mi serve. Cosa può fare lui per me? Può trovare le SOLUZIONI TECNICHE adatte per realizzare il sito così come serve a me. Questo è il suo lavoro. STOP.

Io non faccio siti web e non ho competenze tecniche. Quando devo spostare una virgola di uno dei miei siti mi affido a chi se ne occupa di professione. Quello che invece faccio è definire la strategia della mia azienda, non ho bisogno di esser un tecnico per sapere quali sono le principali caratteristiche del sito che mi serve.

Qualunque imprenditore dovrebbe esser capace di farlo, ma oggi purtroppo la “normalità” è un’altra. Oggi un webmaster che legge quella che io considero una bozza di appunti come la mia, rimane di stucco e invece dovrebbe poter esser sempre messo nelle condizioni di fare SOLO il suo lavoro e al meglio.

La mancanza di cultura nell’ambito del web marketing strategico crea un VUOTO comunicativo tra imprenditore e sviluppatore.

Questo vuoto è una delle cause che porta solitamente all’affermazione di cui parlo nel paragrafo successivo.

Ho fatto il sito web, ma non funziona e non succede niente…

Ho sentito migliaia di volte la frase “ho fatto il sito web, ma non è successo niente“.

Il problema è che molti imprenditori credono che vendere online significhi innanzitutto realizzare un sito, quando in realtà serve ben altro e il sito è solo la punta dell’iceberg. Se così non fosse, basterebbe semplicemente avere un sito per avere successo.

In questo articolo cerco di rispondere alle seguenti domande:

  1. Perché alcuni imprenditori che intuiscono che il web possa rappresentare un’opportunità, come prima cosa realizzano (o delegano) la realizzazione di un sito web/blog/portale, ecc. senza sapere esattamente a cosa serve?
  2. Perché, in molte occasioni, dopo aver realizzato il sito non accade nulla? E perché in altre invece accade qualcosa?
  3. A quali devastanti effetti porta tutto ciò?

Ecco le risposte.

1. Perché gli imprenditori si preoccupano innanzitutto (o solo) del sito web?

Il Web Marketing è come un iceberg. Tutti sanno che dell’iceberg emerge solo una PICCOLA parte.

La punta dell’iceberg, ovvero la parte più facilmente “visibile”, è irrilevante se confrontata alla parte sommersa che costituisce gran parte della sua reale massa.

Iceberg infographics

Nel web marketing il sito web è la punta dell’iceberg, cioè la parte emersa, la parte visibile a chiunque.

[st_box title=”Web Marketing e sito web” type=”info”]Il sito web è solo la punta dell’iceberg.[/st_box]

Il sito web, seppur nel 99% dei casi indispensabile, rappresenta pur sempre una goccia nell’oceano del web marketing. Il sito web va considerato come uno strumento nella cassetta degli attrezzi del web marketing e, proprio come gli altri strumenti (motori di ricerca, social network, email, ecc.), svolge uno o più ruoli fondamentali in una strategia di web marketing ben strutturata.

[st_box title=”Sito web e vendita online” type=”info”]Nella vendita online, il sito web/blog/portale è uno strumento al servizio della strategia, NON è la strategia.[/st_box]

Perché gli imprenditori che desiderano investire online si preoccupano innanzitutto di realizzare un sito web/blog/portale, ecc.?

Facile: conoscono solo quello, perché è la prima (e forse unica) cosa che “vedono”, la più “evidente”. Molti imprenditori non conoscono la RICETTA, cioè non dispongono delle competenze per poter sviluppare un piano di web marketing sensato ed efficace.

Dato che il sito web è spesso l’elemento più visibile di una strategia di web marketing, quindi la punta dell’iceberg, per alcuni imprenditori “promuoversi online” equivale a realizzare un sito web e spesso non sono consapevoli che per vendere online serve ben altro.

Pensaci bene. Se bastasse realizzare un sito web/blog/portale per avere successo, allora tutti quelli che provano a promuoversi online e hanno un sito dovrebbero avere successo ma, purtroppo, non è così. Ciò vuol dire che il sito web, come strumento, deve esser PROGETTATO in funzione dei ruoli che deve svolgere in un piano di web marketing.

[st_box title=”Prima il sito o la strategia?” type=”success”]Il sito web/blog/portale è uno strumento al servizio della strategia. PRIMA si deve definire la strategia e solo DOPO (e in funzione di questa) deve esser progettato e realizzato il sito.[/st_box]

[st_box title=”In altre parole…” type=”success”]Sei TU, imprenditore, che devi sapere che ruolo svolgerà il tuo SITO WEB nella tua STRATEGIA DI WEB MARKETING.[/st_box]

In funzione della strategia (e ovviamente degli obiettivi) devono esser principalmente definiti:

  • I contenuti da pubblicare sul sito web
  • Le caratteristiche principali e funzioni del sito web

Solo DOPO aver definito questi aspetti, potrai delegare la realizzazione di un sito web studiato appositamente per produrre risultati reali e non “tanto per averlo” (o, peggio ancora, perché i concorrenti lo hanno realizzato in un certo modo). Cosa ti fa pensare che i concorrenti siano sulla strada giusta? Cosa ti fa credere che – osservando il sito dei concorrenti ovvero la punta dell’iceberg – tu sia in grado di intuirne la strategia e quindi i motivi per cui è stato realizzato in un certo modo (sempre che vi sia una strategia alle spalle)?

NON puoi lasciare allo “sviluppatore” o all’agenzia che realizza siti, il compito di capire che ruolo svolge il sito nella tua strategia di (web) marketing aziendale, poiché non è il loro lavoro… è il TUO!

Il loro lavoro dovrebbe essere solo realizzare un sito di buona qualità, usabile, ottimizzato per i motori di ricerca, ecc. e perfettamente allineato alle direttive da te comunicate (a proposito di delega, se non lo avessi ancora fatto, ti suggerisco vivamente di leggere l’articolo: “Web Marketing: gli imprenditori non sanno“).

Immagina di gestire un’azienda che si occupa di vendita e installazione di infissi e ti serve un nuovo “mezzo” (un furgone) per trasportare gli infissi. Non ti pare ovvio definire le caratteristiche minime che deve possedere il furgone PRIMA di cercarlo, chiedere preventivi e acquistarlo? Il venditore di auto, per poterti consigliare al meglio, deve conoscere le tue esigenze specifiche e i problemi che, con il nuovo mezzo, intendi risolvere. Il venditore di auto non conosce le tue esigenze come le conosci tu; non può sostituirti.

Lo sviluppatore non può, anzi non deve, sostituirti nella pianificazione della strategia. Purtroppo oggi ciò accade fin troppo spesso e non ci sono particolari colpe. Da un lato l’imprenditore che non sa esattamente cosa gli serve, non ha una strategia. Dall’altro l’agenzia, che deve rispondere ad una richiesta di realizzazione sito, fa ciò che può facendo appello al proprio know how “tecnico” per fare un buon lavoro.

In tal caso l’imprenditore non ha nessuna colpa (a parte quella di non esser in grado di pianificare la propria strategia e di conoscere le proprie esigenze meglio di chiunque) e neanche lo sviluppatore (perché il suo lavoro è semplicemente FARE SITI; non è un ConnectionManager, ma un tecnico).

Questo gap informativo culturale tra domanda e offerta produce delle “distorsioni” all’interno del mercato.

Dato che – da un lato – l’imprenditore non sa esattamente cosa serve e che – dall’altro – il web master deve rispondere alla domanda (di mercato) di “promozione e vendita online“, cosa accade? Succede che le agenzie che sono nate facendo siti web, iniziano (dato che c’è domanda) ad offrire servizi di web marketing “pacchettizzati”, come fossero – appunto – siti web, intuendone il valore ma non sapendo esattamente cosa stanno facendo. E’ così che iniziano i problemi per tutti.

In altre parole tra imprenditore e agenzia c’è un “vuoto informativo/culturale da colmare” che riguarda il web marketing strategico.

Imprenditore -> VUOTO*<- Agenzie/webmaster

*Strategia di web marketing.

Nella migliore delle ipotesi questo vuoto viene colmato dall’imprenditore che pianifica la propria strategia e delega con cognizione di causa le mansioni operative (come la realizzazione del sito, le campagne online, ecc), ancor meglio se affiancato da un consulente di web marketing strategico.

Nella peggiore delle ipotesi questo vuoto viene colmato (forse) dal webmaster/agenzia che, ormai consapevole del fatto che il sito da solo potrebbe non servire a nulla, offre servizi di web marketing (non strategia) che sono spesso ben accetti da quegli imprenditori che hanno sentito da qualcuno, per citare solo un esempio, che “essere su Facebook è importante“. Questo è il motivo per cui sono in vendita “pacchetti” di questo tipo:

Sitoweb + pagina facebook + primosugoogle = 200 euro.

2. Perché, dopo aver realizzato il sito, in tante occasioni non accade nulla? E perché in altre, invece, accade “qualcosa”?

Ovviamente i motivi di insuccesso possono essere numerosi. Faccio alcuni esempi.

Poniamo il caso che “a monte” non sia stato realizzato un progetto di web marketing e quindi non esista una precisa analisi di mercato. Cosa vuol dire? Vuol dire che l’imprenditore non sa:

  • se esiste domanda consapevole (commerciale e informativa) (in altre parole, esiste qualcuno cerca i prodotti/servizi dell’azienda e/o informazioni ad essi correlate?);
  • se esiste domanda latente (in altre parole, esiste qualcuno che – pur non cercando direttamente i prodotti dell’azienda su Google – potrebbe esserne interessato a causa delle proprie caratteristiche, passioni, età, residenza, problemi, interessi, attività, ecc?);
  • se esiste concorrenza (senza un’analisi della concorrenza l’imprenditore non potrà individuare il proprio “posizionamento” efficace nel mercato).

N.B. Questi punti sono approfonditi in questo articolo che devi leggere assolutamente.

Senza un’analisi attenta del mercato l’imprenditore non è nelle condizioni di pianificare la propria strategia e di conseguenza non può assegnare al sito web i ruoli corretti. Ecco cosa potrebbe succedere:

  • Domanda consapevole. E’ importante sapere se c’è gente che cerca su Google i nostri prodotti o informazioni correlate poiché il nostro sito/blog deve essere innanzitutto in grado di intercettare queste persone. I contenuti del sito devono essere posizionati su Google per le parole/frasi che riguardano il nostro settore e che siamo CERTI (come risultato dell’analisi) che la gente effettivamente cerchi. Sapendo cosa la gente effettivamente cerca (e, soprattutto, se cerca) eviteremo di farci offrire servizi inutili per il posizionamento per parole chiave su Google che nessuno cerca davvero!

 

  • Domanda latente. Potremmo decidere di intercettare domanda latente ad esempio utilizzando apposite campagne su Facebook oppure campagne DEM su portali specifici, ecc. In questo caso, dato che la gente intercettata NON sta cercando ciò che offriamo, ma potrebbe esserne interessata, è necessario che il sito sia dotato di sistemi di acquisizione lead (oltre che sistemi di vendita online). Acquisendo ad esempio solo l’indirizzo email del potenziale cliente, potremo successivamente pianificare una strategia di lead management finalizzata a trasformare il lead in cliente. In altre parole trasformiamo la domanda latente in domanda consapevole. A tal scopo il sito deve esser dotato ad esempio di apposite form, finestre modali, ecc. Quando intercettiamo domanda latente sappiamo che i tempi di “conversione” possono allungarsi (ne parlavo in questo articolo) e di conseguenza il sito DEVE tenerne conto.

 

  • Concorrenza. La mancanza di uno studio della concorrenza (e del proprio posizionamento di mercato) è uno degli errori ancora oggi più diffusi. Capita spesso nascano e-commerce come fossero “estensioni” di un’attività LOCALE già presente OFFLINE. Quindi chi ad esempio ha un negozio di abbigliamento nella propria città, che gode di un discreto successo, desidera realizzare un ecommerce estendendo il proprio bacino di utenza a tutta Italia (o oltre). L’errore sta nel credere che la strategia e posizionamento di mercato di un negozio offline possa andare bene allo stesso modo per un e-commerce che intende vendere a un bacino di utenza mille volte superiore e, bada bene, avrà a che fare con concorrenti BEN DIFFERENTI. Se hai un negozio offline, dovresti capire che il tuo nuovo ecommerce non potrà fare concorrenza diretta a YOOX o ZALANDO (per citarne solo 2 tra i più noti e forti del settore), ma dovrà trovare un “corretto posizionamento” (o angolo d’attacco) al fine di esser percepito come “differente (dai concorrenti) e specializzato” da un nicchia specifica di utenza. In altre parole, è quasi come creare una nuova azienda. Non è che porti online il tuo negozio fisico e diventi miliardario. Eppure ancora molti lo credono e il problema è quasi sempre la “punta dell’iceberg”.

A tal proposito ti mostro un messaggio che ho ricevuto privatamente:

Buongiorno Alessandro, mi chiamo Marco xxxxx e sono il titolare di un negozio di strumenti musicali sito in Sicilia, il suo contatto mi è stato girato dalla ditta xxxx S.r.l., che conosco tramite un amico comune. Le scrivo perchè da qualche tempo mi frulla per la testa di fare un sito internet e-commerce serio, ma non avendo alcuna esperienza nel settore non so come, dove ed a chi rivolgermi per non prendere la solita fregatura che sta dietro l’angolo. Lei mi può aiutare un tal senso? … Cordiali saluti Marco xxxxxx

Ora comprendi cosa intendo? Cosa dovrei consigliare a Marco? Uno bravo che fa siti di e-commerce? Se lo facessi sarei anche consapevole di non stare risolvendo il suo problema poiché, PRIMA DI PARLARE DI SITO dovrebbe fare un progetto e occuparsene innanzitutto LUI oppure farsi aiutare da un esperto, meglio se ConnectionManager certificato. E’ questo il GAP di cui parlavo prima.

La mia risposta:

Ciao Marco, voglio tu sappia innanzitutto che far partire un progetto di e-commerce equivale a creare una nuova azienda. Si tratterebbe nel tuo caso di un’azienda con bacino di utenza nazionale e non locale com’è ora. Quindi come puoi ben immaginare i tuoi concorrenti sono già online e già molto forti. Da ciò capisci che ti toccherà definire innanzitutto il tuo POSIZIONAMENTO specifico in un mercato (quello nazionale online) che probabilmente è già abbastanza saturo.
In genere il mio suggerimento è, prima di fare qualunque sito, imparare direttamente le basi del web marketing strategico. In assenza di queste, è molto facile effettuare un investimento che si dimostri fallimentare in partenza.

Probabilmente Marco non riterrà utile il mio suggerimento e chiamerà qualcuno che ritiene esser esperto. Sarà fortunato? Non ha altra alternativa che FIDARSI di qualcuno poiché, come lui dice, “non avendo alcuna esperienza nel settore non so come, dove ed a chi rivolgermi per non prendere la solita fregatura che sta dietro l’angolo“. Non c’è molto da aggiungere.

Se “sai”, puoi giudicare i fornitori. Se non sai, devi affidarti alla fortuna o al passaparola e pregare.

Sono centinaia i motivi per cui un sito, senza strategia a monte, potrebbe non funzionare. In questo articolo mi fermo e probabilmente analizzeremo altri motivi più nel dettaglio nei prossimi articoli.

3. A quali – devastanti – effetti porta tutto ciò?

L’effetto principale di questo CAOS è: “il web (marketing) non funziona.

Cosa pensa l’imprenditore che intende investire online, senza disporre delle informazioni basilari e indispensabili per farlo con cognizione di causa, e che dopo aver speso migliaia di euro in un sito bellissimo non ottiene nulla o quasi? Pensa che il web non funzioni.

La mancanza di informazioni sul web marketing strategico, il gap tra domanda e offerta, la presenza sul mercato di improvvisati più o meno in buona fede, ecc. produce insoddisfazione e conseguente SFIDUCIA nei confronti del web.

Questo gap dovrebbe esser colmato dall’azienda, dall’imprenditore (meglio se supportato da consulenti esperti in strategie di web marketing, come i ConnectionManager certificati presenti su www.wmi.it), che dovrebbe dotarsi di qualcuno in grado di comprendere alla perfezione le dinamiche del web marketing, di progettare strategie e di DELEGARE in maniera corretta e sensata, monitorando con precisione attività e risultati. Nelle aziende piccole questo ruolo potrebbe (e, secondo me, dovrebbe) esser svolto dall’imprenditore stesso, poiché influisce direttamente su ciò che in qualunque azienda conta sul serio: clienti e fatturati!

Per concludere: puoi investire online e sperare di ottenere successo (ed evitare fregature) SOLO se sai cosa stai facendo, se conosci la tua strategia e sai esattamente cosa ti serve e perché. In questo modo agevolerai il lavoro anche delle agenzie di “qualità”.

L’alternativa si chiama … “culo” 🙂

Se cerchi un consulente/agenzia con “gli attributi”, scegli tra i Connection Manager (professionisti certificati) presenti nel motore di ricerca www.wmi.it

Se invece vuoi imparare di più sul web marketing strategico, il corso numero 1 in Italia è questo: www.corsowmi.it

Buon lavoro e a presto.

Alessandro

Alessandro Sportelli

Alessandro Sportelli

Imprenditore e ricercatore nell’ambito del web marketing sin dai primi anni 2000. Autore dei libri “La Pubblicità su Facebook - Solo i numeri che contano”, “Il Succo del Web Marketing”, "Instagram Strategy". A lui si deve l’introduzione dei concetti di “Domanda Latente®” e “Domanda Consapevole®” nell’ambito del web marketing. È impegnato nella direzione Marketing di aziende negli ambiti ecommerce, formazione, ristorazione/food, servizi online. Leggi la sua storia

Opinioni

Enrico Ferretti

Considero Alessandro un vero mentore. E’ da sempre il mio punto di riferimento principale in ambito Web Marketing e il motivo è semplice: prima degli altri è in grado di capire il potenziale di strumenti/canali Digital ed inoltre diffonde solo strategie e tattiche che ha validato sul campo, spesso proprio sui suoi business/progetti. Ha coniato concetti sul Digital Marketing che sono a dir poco illuminanti ed è riuscito (insieme a Manuel Faè) ad elaborare il metodo Connection Funnel, che rappresenta a mio avviso il framework più completo per elaborare una strategia di marketing. Metodo che è stato applicato con successo da centinaia di aziende e consulenti di marketing su diversi modelli di business.

Alessandro è un vero patrimonio del nostro paese, un innovatore, una mente brillante che da 20 anni continua a formare i migliori professionisti del marketing online in Italia. Come se non bastasse è anche un raro esempio di umiltà e generosità, sempre a disposizione di colleghi e imprenditori che hanno bisogno di lui per confrontarsi sul meraviglioso mondo del marketing.

Devo molto ad Alessandro! Grazie a lui ho imparato tantissimo, evitando di commettere molti errori e accelerando il processo di crescita professionale, nonché della mia agenzia di marketing.

Enrico Ferretti CEO & Founder - Secret Key Web Agency
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Mattia Soragni

Che Alessandro abbia sempre avuto una marcia in più nel settore penso sia abbastanza chiaro a tutti, acquisendo competenze e punti di vista che in pochi hanno in Italia. Ha una visione del settore molto ampia, data sicuramente dall’esperienza e dagli anni di lavoro nei settori più vari, affrontando progetti e sfide molto grandi che gli permettono di ottenere ottimi risultati in ciò che fa. E’ una persona vera, e questa è per me la cosa più importante.

Sono sicuro di una cosa: che ogni volta ho modo di parlare, confrontarmi e discutere con Alessandro ne esco arricchito. Le sue “sberle” (virtuali, sia chiaro 🙂 ) mi hanno aiutato ad aprire gli occhi in più occasioni, ad affrontare meglio il mio lavoro, approccio ed obiettivi. Il punto di forza principale di Alessandro credo sia la componente umana che affianca in tutti i suoi ragionamenti e consigli che dispensa: ed è proprio questo che lo rende unico. Lo considero un mentore sicuramente da un punto di vista professionale ma anche personale: in più occasioni mi ha aiutato a superare limiti che avevano poco a che fare con il lavoro puro, ma più intrecciati alla vita personale che ovviamente riflette anche quella professionale e viceversa. Il fatto di “esserci già passato” gli permette di indicare la giusta direzione, senza la presunzione di conoscere o avere tutte le risposte: ascolta, comprende, pensa (molto), fa le giuste domande, e poi -quasi per magia- dice qualcosa che “apre delle porte”. Ha avuto (e continua a farlo) un grande impatto nel mio percorso professionale, e di questo non posso che esserne riconoscente.

Mattia Soragni Digital Marketing Strategist & Founder / Target Hunter
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Simone Marengo

Alessandro è una pietra miliare del web marketing in Italia, uno dei professionisti che in assoluto stimo di più. Per me è un innovatore in grado di spiegare concetti molto avanzati con un linguaggio semplice e chiaro, una competenza solida e avanzata, una visione acuta e luminosa. Il tutto condito da tanto umorismo e simpatia. Relazionarsi con Alessandro è sempre un’esperienza piacevole, arricchente e divertente.

Per il mio lavoro Alessandro è stato un personaggio chiave, realmente determinante. Ho seguito con attenzione il suo percorso, nell’arco di tutta la sua carriera. Reputo il suo contributo fondamentale, a partire dalla creazione del 1° corso su Facebook in Italia, per passare ai suoi insegnamenti grazie al libro sulle Facebook Ads, fino al più recente sviluppo, assieme a Manuel Faè, del modello Connection Funnel, il metodo che attualmente utilizziamo in agenzia per fornire consulenza strategica ai nostri clienti. Semplicemente, se non avessi incontrato Alessandro probabilmente oggi non mi occuperei di marketing.

Simone Marengo Amministratore di Marengo Marketing srl
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Gianpaolo Antonante

Alessandro è a mio modo di vedere il più grande esperto di web marketing strategico che io abbia mai conosciuto. E lo è per distacco. Ha una capacità di ragionamento strategico fuori dal comune. Mi formo con lui da ormai anni: in teoria gli argomenti sarebbero sempre gli stessi, in pratica però ogni volta ne esco “imparato”.

Il migliore. Per distacco.

Aver studiato con Alessandro ha oggettivamente moltiplicato le mie competenze e la mia capacità di ragionamento. E questo ha influenzato pesantemente la mia capacità di formare i miei collaboratori e di portare risultati ai nostri clienti.

Gianpaolo Antonante Fondatore di Stratego Swat srl (agenzia di web marketing)
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Alessandro Odierna

Alessandro è geniale. L’ho apprezzato come divulgatore ma la mia stima per lui è soprattutto relativa alla sua capacità imprenditoriale. Nella mia azienda come socio è protagonista: sia nella condivisione della strategia che nella formazione delle nostre risorse.

La sue conoscenze e la sua esperienza, sommate alla sua trasparenza e generosità, mi hanno permesso di crescere come imprenditore e come persona. Alessandro non teme la condivisione, anzi, al contrario, vive con disagio la chiusura. Mi ha ispirato per la sua visione del marketing a forte vocazione strategica, grazie a lui in American Uncle non siamo mai ceduti alla tentazione di scegliere soluzioni utili solamente al breve periodo e molte delle cose che stiamo facendo sono state partorite dalla sua mente. Firmerei per avere altri Alessandro Sportelli nella mia azienda.

Alessandro Odierna CEO di Americanuncle.it
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Vito Torres

Ha delle competenze strategiche fuori dal comune, ogni volta che gli ho sottoposto una problematica legata ad un business ha sempre tirato fuori una risposta illuminante che, il più delle volte, mi ha lasciato senza parole. Ha una profonda conoscenza dell’ambito strategico, ma anche pratico, del web marketing. Ha un modo di comunicare semplice e diretto. Dal 2012 penso di aver letto qualsiasi cosa lui abbia scritto sul marketing. Di Alessandro, sin da subito mi ha colpito l’immensa eticità professionale, un elemento di fondamentale importanza.

Penso che Alessandro (insieme a Manuel Fae) sia la persona a cui non smetterò mai di dire grazie. Grazie a lui ho capito quale fosse la mia strada da consulente, grazie a lui ho capito come raggiungere i miei risultati professionali, grazie a lui ho capito quale fosse il mio posto nel panorama del marketing italiano. Lo ritengo IL MIO MAESTRO, e in ogni occasione in cui mi trovo a parlare di lui non posso far altro che ribadirlo.

Vito Torres Founder e Direttore Marketing di Digital Factor
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Francesco Gavello

Alessandro è uno dei pochi, autentici, pilastri del web marketing italiano. I suoi studi sulla domanda consapevole e latente – e non solo – hanno letteralmente fatto scuola nel corso degli anni. È senza dubbio uno dei professionisti più competenti e affabili che abbia avuto il piacere di incrociare negli anni. Professionisti come Alessandro ricordano prima di tutto come si possa fare marketing rimanendo con i piedi per terra e offrendo sempre un consiglio o un sorriso.

Francesco Gavello CEO, Gavello Srl
Antonio Meraglia

Alessandro è il mio punto di riferimento quando parliamo di web marketing strategico. È una persona competente, parsimoniosa ed oculata nelle sue scelte e sopratutto nell’esprimere la propria opinione. Nel tempo mi ha insegnato tutto ciò che di buono in ambito marketing riesco a fare, partendo da un metodo preciso e ben definito.

Antonio Meraglia CEO e Founder Stravideo
Giovanni Cerminara

A parte la stima che nutro nei suoi confronti, l’ho sempre considerato il mio mentore. Non si è mai risparmiato di darmi consigli, che vi posso garantire si sono sempre rilevati profittevoli per me e per i miei clienti. Chiaramente la stima non è solo lavorativa, ci mancherebbe, soprattutto personale. Penso che un professionista carismatico e di valore lo è nel momento in cui riesca anche a capire i comportamenti delle persone, lui è così… una persona alla mano, trasparente e di rispetto, e questo fa acquisire ancora più stima in lui. Ha una capacità di relazionarsi molto autorevole e ciò che ammiro è la franchezza educata e pacata che utilizza nello spiegare argomenti complessi o offrire risposte a punti di vista a tratti insidiosi. E’ instancabile, inesauribile, lo vedi scavare nella sua mente per trovare delle risposte che possano essere d’aiuto e se non la trova non preoccuparti che prima o poi ti chiama o ti scrive: “Ciccio, tutto okay?” Infine, ma non per ultima, la sua umiltà d’animo che oggi è qualità di pochi.

Dire che ha contribuito a migliorare la mia carriera è veramente poco. Le mie performance sono migliorate e di conseguenza anche quelle dei miei clienti. Se spesso riesco ad offrire risposte esaustive ai miei clienti è perché ho appreso da lui delle conoscenze che fino a prima non avevo. Inoltre, se raggiungi risultati importanti, lui ti nota e riesce a tirare il meglio che c’è in te. Non è da tutti. Alessandro è uno stimolo a far meglio. Ho imparato a riflettere sui processi, ad attuare un metodo migliore al mio modo di lavorare, a chiedermi il perché non si sono raggiunti i risultati sperati. A capire in profondità la strategia, i processi di acquisto… e potrei andare avanti per ore. Concludo dicendo: Grazie di Cuore Amico Mio

Giovanni Cerminara Consulente Web Marketing Strategico
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Silvia Signoretti

Penso che Alessandro sia un professionista etico, innanzitutto. I suoi valori personali e quelli professionali sono messi sempre in discussione, in modo costruttivo, per dare coerenza alle sue attività e al suo approccio, sia come imprenditore che come marketing manager che come formatore. Alessandro è un professionista che ha appreso con l’esperienza e lo studio quello che sa e che sa fare. Curioso, vigile, sempre attento, non smette di mettersi in gioco per comprendere come migliorare le sue competenze. Gli viene il mal di pancia (o il mal di testa), secondo me, se si rende conto che qualcosa non fila e non prende la piega che vorrebbe.

Alessandro ha studiato, si è formato, ha osservato e, come buon maestro, ha trasferito quel che ha appreso. Lo ha fatto sempre con grande trasparenza e in tutti questi anni l’ho visto fare la differenza per tanti imprenditori e per altrettanti consulenti che sono cresciuti con lui e grazie a lui durante il percorso WMI. Ha trasferito con gratitudine e senza chiedere nulla in cambio più di quello che gli era richiesto, gliel’ho sempre riconosciuto. Ora lo osservo in una fase di passaggio nuova e cruciale. Si è reso conto, a mio avviso, di avere fiuto imprenditoriale e di saper saggiare le persone di valore. Le attività in cui ha messo il suo zampino sono diventate aziende di successo e credo che tante altre potranno beneficiare del suo apporto.

Di Alessandro e del suo modo di relazionarsi mi è sempre piaciuta la sincerità. Nonostante la sua fama, non è mai stato supponente e ha sempre saputo confrontarsi con tutti. La sua capacità di sintesi e il suo occhio clinico sanno cogliere il nocciolo delle questioni senza troppi preamboli, il che viene messo in pista anche sul lavoro. Collaborare con lui rende i flussi più veloci, pratici e immediati. D’altro canto, è molto esigente e ha quell’ansia del fare e del vedere i risultati che contraddistingue un imprenditore che sta costruendo il suo stile. Sono sempre molto curiosa di osservare e apprendere da ciò che fa.

Considero Alessandro una sorta di mentore. Mi ha osservata e presa, piccina e insicura, all’interno del gruppo che gestiva, ritenendo che potessi essergli di supporto nella stesura della seconda edizione del suo libro. Fu una sfida, grande. A suon di aggiornamenti e discussioni mi aiutò credere in me, fino a farmi seguire il percorso come Connection Manager di cui sono orgoglioso membro fin dagli inizi. Confrontarmi con lui è sempre molto costruttivo e so che mi sa dare la giusta bastonata e sa usare anche la carota, al bisogno. Nella vita, per crescere e migliorarci, non abbiamo bisogno di persone che mettano lo zucchero sulla pillola, ma di chi sa aprirci gli occhi per vedere.

Con la giusta concretezza Alessandro ha saputo vedere il mio percorso e non si è mai fermato a ciò che ero, ma ha cercato sempre di mostrarmi ciò che potevo diventare, talvolta anche con lunghi silenzi, che erano colmi di parole, consapevole che per accompagnare qualcuno devi sapergli lasciare i suoi tempi. I miei so che sono più lunghi di quel che vorrebbe, ma se sono ciò che sono professionalmente ed eticamente è anche grazie a lui. Non posso che sentirmi fortunata ad averlo incontrato, sia quel che sia il percorso futuro.

Silvia Signoretti Fondatrice Franchising Strategy, co-fondatrice Marketing Strategy Solutions
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Jacopo Matteuzzi

Alessandro è uno dei pochissimi veri “Digital Srategist” che io conosca. Tanti si autodefiniscono in questo modo senza però possederne le reali caratteristiche. Per come la vedo io, per poter essere definiti Digital Strategist ci vogliono sostanzialmente due cose: un altissimo grado di competenza maturata sul campo (non basta leggere due libri o seguire un corso, sono necessari anni di pratica) ed una particolare attitudine, che potremmo chiamare “visione”, intesa come la capacità di elaborare la proiezione di uno scenario futuro in relazione ad un piano e a degli obiettivi. Le persone che conosco che possiedono entrambe queste qualità si contano sulle dita di una mano, e Alessandro è certamente uno di loro.

Jacopo Matteuzzi Chairman of the Board di Studio Samo
Lorenzo Ferrari

Alessandro ha conoscenze approfondite del marketing, sia della strategia che degli strumenti, unite ad una buona dose di pensiero laterale e tanto, tanto, tanto pragmaticissimo buon senso, qualità tanto essenziale quanto rara in chi è andato così in profondità negli abissi del marketing da trovarsi a camminare sul fondale, ma comunque indispensabile per rimanere ancorati alla realtà. Inoltre apprezzo e invidio il suo modo di pensare “outside of the box” e la sua capacità di estrarre sempre un nuovo coniglio dal cilindro. Se dovessi condensare ciò che penso di lui in una frase, lo descriverei con una citazione di Pasolini: mentre tutti applaudono i luoghi comuni, lui coltiva il seme del dubbio. E non è poco…

Mi ha mostrato ciò che avevo davanti agli occhi e che non vedevo, vuoi perché era troppo vicino o troppo lontano, dando una nuova prospettiva e un ampissimo respiro al futuro di RistoratoreTop.

Lorenzo Ferrari Fondatore di RistoratoreTop

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23Commenti

    1. Ciao Martin, come immaginerai è un documento riservato 🙂 In genere però posso spiegarti cosa conteneva.
      Innanzitutto una mappa del sito menu-pagine-sezioni con relativa descrizione e obiettivi. A questa ho aggiunto dei paragrafi specifici relativi alle funzionalità dell’ecommerce e delle parti del sito che presentano form e finestre modali per la lead generation. Nulla di particolarmente impegnativo te lo assicuro, ho solo messo per iscritto le mie esigenze principali. Ora mi sto facendo invece consigliare sulle soluzioni tecniche. Grazie

  1. Mi permetto di suggerire il concetto di piramide rovesciata al posto dell’iceberg, dove in alto, in termini di importanza, si collocano missione e visione aziendale, analisi strategica (mercato servito, settore, concorrenti, analisi SWOT, BEP), posizionamento (macro e micro), segmentazione, politiche operative e, solo a questo punto, gestione della comunicazione (sito, mailing, social, ….). Marketing è la parola più abusata dell’ultimo secolo. A chi ne limita il concetto a quello di comunicazione/pubblicità ribadisco che ogni azione sul mercato (e la stessa “comunicazione”) ha bisogno di una fase imprescindibile di ascolto (“analisi”) dello stesso mercato (la cui definizione in termini strategici è tutt’altro che scontata). Bravo Alessandro! Togliamo finalmente il velo e ridiamo ad ogni professionista il suo ruolo!

    1. Certo Ivan, in questo articolo parlo solo del sito e mi piaceva usare l’iceberg per fare intendere che spesso l’imprenditore ne conosce solo la punta. Altri argomenti a cui tu giustamente accenni sono stati trattati in questo articolo, sempre con la piena consapevolezza che un unico articolo difficilmente può trasformarsi in un trattato completo al 100%, ma cerca di focalizzarsi solo su alcuni aspetti o, se vogliamo, soprattutto su alcuni – frequenti – macroerrori di valutazione 🙂 Grazie

  2. Bellissimo articolo, complimenti anche perchè mette a nudo finalmente alcune parti del rapporto tra aziende e web agency. Purtroppo dalla mia esperienza posso confermarti che la situazione è ancora peggio. Quel vuoto di cui parli non è altro che un problema grosso come una casa che le aziende si portano dentro. Il 90% delle aziende svolge la sua attività senza un minimo di programma o obbiettivi, tanto meno pensano a ottimizzare, migliorare o creare strategie per far crescere il proprio business. Vengo chiamato per fare marketing e consulenza e molto spesso mi ritrovo con l’ABC altro che sito web e vendita online. Alla fine dopo tutte le dovute analisi e consigli, mi ritrovo con la solita frase “non siete pronti, non disponete delle risorse necessarie, non siete preparati ad affrontare questo tipo di situazioni”.

  3. Ho condiviso con piacere il tuo articolo in ambiti dove si confrontano professionisti e anche potenziali clienti, il che spero aiuti a promuoverlo vista la validità dei contenuti e delle considerazioni che esprimi al suo interno, considerazioni che ci toccano da vicino in quanto ‘professionisti’ e che è bene diffondere affinché raggiungano anche la massa dei potenziali clienti che vanno sensibilizzati a questo tipo di discorsi e riflessioni. Approfitto per farti i miei più sinceri auguri di Buon Natale e di un Prospero e Gioioso 2016! 🙂

    1. Ciao Giovanni, pubblicheremo all’inizio dell’anno tutte le informazioni che riguardano il corso. Il prezzo più basso sarà riservato agli iscritti alla newsletter. Quindi ti consiglio di iscriverti per rimanere aggiornato. Grazie e buone feste anche a te

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